top of page

Croce Gialla

La Pubblica Assistenza Croce Gialla Ploaghe è un'associazione di volontariato nata ufficialmente il 14 Gennaio 1981 dall'idea di undici giovani ploaghesi: portare nel nostro paese una realtà già conosciuta in Sardegna ed in tutta Italia quale il trasporto sanitario di pazienti, programmato o in emergenza, mediante autoambulanze.


Per la scelta del nome, i soci fondatori si sono fatti ispirare dalla caratteristica croce gialla su sfondo blu de su manteddu, il copricapo dell’abito tradizionale femminile Ploaghese. A questo proposito, forse non tutti sanno che nei primi mesi di vita dell’associazione, per la parte organizzativa e burocratica i soci sono stati supportati dai volontari della Croce Gialla di Chiaravalle, all'epoca già pienamente operativa. Si instaurò un forte rapporto di amicizia tra le due associazioni, tanto che nel novembre del 1981 la Croce Gialla di Chiaravalle donò alla Croce Gialla Ploaghe il primo mezzo di soccorso: un’autoambulanza FIAT 218. Da quel momento in poi, la Croce Gialla Ploaghe poté affrontare i primi trasporti di pazienti e
ammalati verso l’ospedale di Sassari, sia in emergenza (per esempio in caso di incidenti stradali), sia su richiesta dei medici del paese.

 

Guardando le vecchie foto, ci si rende conto degli enormi cambiamenti che sono avvenuti in questi anni. All'inizio, per diventare soccorritori i volontari erano obbligati a seguire solo un corso di formazione interno, tenuto dal medico dell’associazione, nel quale venivano descritte le procedure base di primo soccorso. Il sistema di soccorso in emergenza non era certo regolamentato come ora: indossando un semplice camice bianco sopra i vestiti di tutti i giorni, in caso di bisogno i volontari soccorritori, rispondendo al telefono dalla propria abitazione, si recavano presso la sede e partivano con l’autoambulanza.


Solo nel 2000, con la nascita del Sistema di Emergenza Sanitaria 118 in Sardegna, la figura del soccorritore è stata definitivamente normata e professionalizzata. Sono comparse le prime divise e l’obbligo di utilizzo delle stesse in intervento: pantaloni e giubbotto catarifrangenti, scarpe antinfortunistiche e polo con stemma dell’associazione. I volontari hanno iniziato a dover seguire corsi professionali esterni per acquisire la qualifica di soccorritori, mentre le ambulanze sono state equipaggiate con attrezzature e dispositivi di sicurezza individuali sempre più moderni.
Un’ulteriore grande svolta si ebbe quando si riuscì a offrire una copertura del servizio 24 ore su 24. Inizialmente, infatti, vi era solo un turno pomeridiano (dalle 15:00 alle 24:00) in cui i volontari soccorritori presidiavano la sede, pronti a rispondere alle chiamate della Centrale Operativa del 118, mentre la fascia oraria notturna (dalle 24:00 alle 6:00) era coperta in reperibilità. In un secondo momento l’associazione riuscì a coprire con turno presidiato anche le notti, organizzando un piccolo dormitorio presso la sede, finché nel
2010, grazie all'impegno di tutti i volontari, si arrivò all'importante traguardo dell'H24, fondamentale in un bacino di utenza esteso come quello del nostro territorio.


Anche la sede della Croce Gialla Ploaghe ha subito varie modifiche prima di diventare quella che conosciamo oggi, adattandosi alle esigenze e alla crescita dell’associazione negli anni. La prima sede nel 1981 si trovava nei locali comunali in Corso Giovanni Spano n° 245, per poi spostarsi nel gennaio 1989 all'attuale indirizzo in via Luigi Camboni n° 45.

Inizialmente comprendeva solo tre piccoli locali, ma già nel 1990 fu realizzato un garage esterno per le ambulanze, la cui costruzione fu offerta gratuitamente dai muratori ploaghesi. In seguito venne realizzato un garage più grande nel cortile retrostante l’edificio, abbastanza ampio da poter contenere la sempre maggiore quantità di mezzi e attrezzature dell’associazione. L’edificio fu ancora ampliato e rimodernato negli arredi e negli impianti fino a diventare la sede che conosciamo oggi: una sala grande che ospita il centralino 118, un dormitorio per i volontari del turno notturno, una cucina con annessa dispensa e un ambiente adibito a ufficio e archivio. Nel 2018, infine, è stato realizzato il piano superiore, ospitante anche un’ampia sala conferenze e un’aula didattica.

bottom of page